lunedì 24 maggio 2010

In fondo al sentiero, dove finiscono i pini

Il pomeriggio è lento e un pò afoso; minaccia pioggia, e il tuono rimbomba in lontananza, ma ancora qui non piove. Ci incamminiamo pigramente, lungo un sentiero costeggiato dai pini, ridendo, così, tanto per smaltire il pranzo nella vecchia trattatoria, che è stato buonissimo ma decisamente abbondante. Le orchidee selvatiche punteggiano di azzurro l'erba alta che costeggia il viale di terra battuta, irto di sassi, e all'improvviso lasciano il posto a cespugli di piccolissimi fiori bianchi, come tanti batuffoli di ovatta, accucciati sotto i rami di una quercia grandissima che troneggia sulla destra del sentiero. Ed eccola, la casa. All'improvviso, in fondo al sentiero, dove finiscono i pini. E' disabitata da tempo, di proprietà di una ricca famiglia francese che non viene quasi mai da queste parti; solo di tanto in tanto, c'è solo un custode, che si prende cura dell'orto e che falcia regolarmente il prato. E' stato come essere catapultati in un sogno, in un romanzo di quelli che ti tuffi dentro e nuoti, tra parole e immagini, tra colori che ti sembra di vedere e odori che davvero ti sembra di sentire. Un romanzo da cui non vorresti mai uscire.
C'è una pergola, a fare ombra ad una finestra dagli infissi e dall'inferriata bianca, riquadrata di panchino giallognolo, affacciata su un grande vaso di ortensie...


... e un'altra finestra, proprio sotto un cespuglio di lavanda ...

.. e accanto alla casa, un piccolo edificio, proprio di fianco all'orto; il cielo è coperto e l'aria afosa, e dalle nuvole filtra una luce grigia e tagliente che fa brillare l'erba umida... se questa casa fosse mia (magari lo fosse... forse in un'altra vita...) questa sarebbe la mia "casina" privata, solo mia, per lo scrap (eh eh eh...) e i libri.... Ed ecco l'orto....

... e il sentiero delle fragole.....

.. rampicanti sulla facciata....

E il boschetto. E qui mi è preso un colpo: non sembra il boschetto in cui Elizabeth corre a leggere la lettera spedita dalla zia, quella in cui le rivela ciò che Darcy ha fatto per salvare Lidia e l'onore della famiglia Bennet? O forse sono solo una Austen-maniaca? Forse, ma davvero questo posto potrebbe essere stato abitato da Elizabeth: la vecchia casa un pò malconcia, il grande parco, il boschetto, una vista stupenda... continuo la mia visita, con la strana sensazione di aggirarmi in un posto noto...

Le prime gocce del temporale annunciato iniziano a cadere, pesanti come biglie; ci affrettiamo sulla via del ritorno, di corsa verso la macchina, con la giacca sulla testa, la macchina fotografica al riparo sotto la maglia.. getto un ultimo sguardo al prato della casa, questa scoperta inaspettata di un pomeriggio di domenica, la "casa di Elizabeth", la casa che sarebbe piaciuta anche a Jane Austen: migliaia di piccole margherite sbucano dall'erba, come un tappeto, proprio sotto i rami della grande quercia.

giovedì 20 maggio 2010

Dritto al cuore


Amo molto questa foto. Anzi, la considero in assoluto la mia preferita di quest'anno (almeno per ora...). E' una foto che va dritta al mio cuore, che mi dice tanto anche così, senza nessuna aggiunta. E quindi poche cose: un pezzetto della pagina di un vecchio libro, qualche bottone un pò vecchiotto e qualche sbaffo di acrilico....




lunedì 17 maggio 2010

sabato 15 maggio 2010

Azzurro

Ho pasticciato il fondo della pagina con matite acquerellabili, disegnando tanti bei ghirighori e strisce; con un pennellino unido ho sfumato la matita, non tralasciando però, da vero genio quale sono, di buttare l'acqua anche sulla foto in alto a sinistra che, come si vede chiaramente, ho dovuto pasticciare incollando una stellina sullo splendido soggetto ritratto...

Dopodichè ho spillato sulla pagina un filo di lana messo a doppio, messo un pò di scotch di carta e qualche semplice abbellimento; il canino che sbuca fuori dalla cartolina è un regalo di Tobina

... e alla fine ho incollato sulla pagina tre bottoni; quelli più carini e colorati sono un regalo di Ciacchina, in dotazione alla splendida scatolina dello Scrap Couture!!!

venerdì 14 maggio 2010

Un angolo di casa mia

Quando l'ha visto, re Quercia ha strabuzzato gli occhi e storto un pò la bocca: che ci fa un divanetto in cucina???? Certo, a lui - uomo concreto, pieno di tecnica e di logica - la presenza di un mobile dalla foggia vecchiotta e decisamente fatto per fare bella mostra di sè in altre, diverse stanze della casa, è apparsa strana, incongrua e un pò folle.
Il fatto è che io amo questo divanetto. L'ho salvato sedici anni fa da morte certa, l'ho fatto restaurare, e l'ho messo nella stanza del nostro minuscolo appartamento di neo sposi destinata al bambino che sarebbe arrivato (di lì a qualche anno...); mi ci sono seduta mentre allattavo Puzzola, ci ho poggiato i suoi vestiti, i suoi giocattoli; l'ho decorato di cuscini ricamati a mano, e quando il suo colore mi è parso all'improvviso troppo scuro, ho preso carta vetrata e solventi e l'ho riportato - dopo un lungo grattare - a questo colore biondo-miele di castagno che ha ora. Quando ci siamo trasferiti nella casa dove abitiamo adesso, gli ho trovato un posto giusto, nella stanzina - freddissima d'inverno e bollente d'estate - affacciata sui tetti dove stanno la mia libreria, le cose dello scrap e, ora, la macchina da cucire. Eccola là. La macchina da cucire. E'arrivata lei e il divanetto all'improvviso non c'è entrato più; troppo ingombrante per una stanzina minuscola come la mia, con un tavolo, una sedia, una libreria, una cassettiera piena di carta scrap e un bauletto per la stoffa. E allora: dove lo metto il mio divanetto?
In cucina, ovviamente. Di colpo mi sono vista lì; in un pomeriggio d'inverno, a leggere un pò, seduta sul mio divanetto Thonet mentre il ragù bolle, o a bere una tazza di caffè la sera dopo cena, tanto per prendere le distanze dalla giornata appena passata; e mi sono detta: ecco dove posso metterlo. L'ho messo davanti ad una scaffaletto di metallo, e il contrasto tra lo scintillio dell'acciaio e i morbidi riccioli della spalliera mi è sembrato bello, pieno di praticità e di gentilezza, di morbidezza e di calore.
A proposito. Ho "fregato" a Re Quercia la SUA lampada dell'IKEA e l'ho messa lì, ad illuminare tavolo e divano, per creare un pò di "atmosfera". Così impara a criticare, quell'uomo.


Regali in arrivo e regali in partenza...

Questo è un regalo stupendo ricevuto da Ciacchina, che ha rischiarato una giornata piovosa, ventosa, umida e grigia più e meglio di uno scintillante raggio di sole....


Non è una meraviglia?????

C'è anche una card, tanto per non farsi mancare niente....

... e anche tante belle decorazioni colorate per le pagine scrap!!!

E questo invece è il regalo per Roberta, la vincitrice del mio candy dei "bottoni vintage", spedito questo pomeriggio!

lunedì 10 maggio 2010

il piccolo candy dei bottoni - la vincitrice!

Per prima cosa GRAZIE, GRAZIE e ancora GRAZIE di aver partecipato a questo piccolo candy, nato più dal desiderio di condividere con voi qualcosa che ho avuto la fortuna (secondo me, che amo questo genere di cose) di trovare, che non dal valore dei bottoni in sè e per sè.... Il fatto è che quando li ho visti, così "vecchiotti", così "garbati", così decisamente appartenenti ad un altro tempo ed un'altra epoca non ho saputo resistere alla tentazione....
Ma veniamo a noi. Non è stato facile scegliere la cosa più vintage tra quelle che avete proposto; diciamo che telefoni, camicia di notte della nonna e radio, oltre ad una pagina di Vogue decisamente datata mi hanno fatto penare un bel pò per prendere la decisione.
Ma alla fine, l'immagine che mi ha colpito, che mi riportato indietro nel tempo, che mi ha catapultata all'improvviso nella cucina di mia nonna, al tepore della stufa economica in un pomeriggio d'inverno a mangiare pane e Nutella, è stata questa:

Forse non era esattamente la stessa; forse i colori erano leggermente diversi, ma era lei, la stessa scatola di latta un pò malconcia che conteneva - neanche a dirlo - bottoni e fili per cucire.
E quindi, si, la vincitrice di questo mio candy è Roberta!!!!!
Ma dal momento che siete state così carine, così gentili da partecipare al mio minuscolo candy dei bottoni vintage, ho deciso
di assegnare ad ognuna delle partecipanti a questo blog candy dei "punti-vantaggi" da "spendere in occasione del mio prossimo candy (che sarà prima di quanto vi aspettiate... tra poco ricorre il mio primo campleblog...). Insomma:
Robs, Valentina, Chiarina, Gloria, Manifattive, Poppy, Giadacreazioni e Katia
parteciperanno "due volte" al prossimo candy, nel senso che il loro nome sarà considerato due volte nell'estrazione finale della vincitrice!

Roberta, scrivimi a gugliatascreanzata@virgilio.it e mandami il tuo indirizzo....

martedì 4 maggio 2010

La felicità. Per PolePole





domenica 2 maggio 2010

La gita del Primo Maggio