lunedì 12 marzo 2012

The Help


The Help è, prima di tutto, un libro sulla cattiveria. La cattiveria che annienta, che discrimina, che separa e fa vergognare. La cattiveria di chi smarrisce (o non ha) il senso dell’umanità, di che dimentica di appartenere a questo mondo, di chi è incapace di vedere quante poche differenze – quelle vere, quelle fondamentali – ci sono tra sé stessi e gli altri. Ed è un libro che, basato su un sentimento forte anche se ripugnante come la cattiveria, genera un sacco di emozioni. Emozioni forti: rabbia, dispiacere, vergogna, qualche lacrima, ma anche qualche sorriso, e anche qualche risata. Comincia lieve, in un ambiente ed in tempo che sono quelli di “Happy days”, ossia l’America dei primi anni 60, prima della morte del Presidente Kennedy: gonne vaporose, pettinature cotonate e cariche di lacca. Ma qualcosa ti colpisce fin dall’inizio, perché il luogo in cui si svolge la storia – le storie – non è né New York né Chicago, ma il Mississipi, quello di “Mississipi Burning”, il sud di “Il buio oltre la siepe”, e la differenza si sente, da subito.

Ci sono tre voci di donne, due nere e una bianca. La bianca è una ragazza ricca e colta, con i capelli perennemente in disordine, altissima e per questo costretta a portare sempre scarpe senza tacco, un po’ fuori luogo nel posto in cui abita: frequenta altre, ricche signore bianche della città, ma la sua condizione di laureata e soprattutto di zitella, fanno di lei una persona comunque “diversa” agli occhi della sua cerchia, delle “amiche” che invece hanno figli, mariti, case da mandare avanti e servitù nera da gestire. Ed ecco il nodo centrale del libro, ossia la condizione delle donne di servizio nere, persone che trascorrono in casa delle ricche signore bianche gran parte della giornata, che preparano il cibo che loro mangiano e mettono ordine nei loro armadi, che puliscono la loro argenteria e lucidano i loro pavimenti; persone che allevano i loro figli, e li amano addirittura, come l’Aibileen della storia; donne che attraversano la loro esistenza senza, all'apparenza, lasciare alcuna traccia rilevante, se non nel cuore, e nei ricordi dei bambini bianchi a cui accarezzano i capelli e a cui preparano le torte; bambini che, diventati grandi, conserveranno un ricordo struggente della loro tata nera, come accade a Skeeter la ragazza bianca della storia, o che diventeranno come le loro madri, ossia incapaci di accettere l'idea che neri e bianchi sono la stessa cosa...
Ci sono nel libro molte pagine dolorose, come quella in cui si racconta della costruzione di bagni separati nei cortili o nei garage delle case dei bianchi, riservati alla servitù nera, perchè "...è noto che i neri portano tante malattie gravissime", o quella del ragazzo nero picchiato a sangue - e per questo diventato cieco - per aver usato per errore il wc riservato ai bianchi in un locale pubblico; ci sono episodi e dialoghi e parole carichi di violenza e di sopruso, che lasciano un sapore schifoso in bocca; ci sono momenti iun cui si percepisce nettamente la soppraffazione, la violenza, l'isolamento in cui il conformismo e la "morale" prevalente relegano chiunque abbia il coraggio di dire che così non va, e provi a cambiare le cose. Ma ci sono anche pagine leggere, piacevoli, e episodi divertenti, e una storia spassosissima - che non racconto per non togliere il gusto di leggerla a chiunque di voi vorrà farlo - che ha a che fare con una torta al cioccolato....
La storia, pur non avendo un lieto fine, apre alla speranza, con una donna che si libera da un marito violento, una ragazza che si lascia alle spalle un mondo in cui non avrebbe più potuto aver parte, e un'altra che, pur avendo perduto il lavoro, scopre di poter fare cose, nella sua vita, che mai avrebbe pensato di poter realizzare; e ci sono tanti piccoli semi, i semi del dubbio e della consapevolezza, che vengono sparsi sul terreno e che - lo sappiamo perchè il Presidente oggi è nero - hanno germogliato e spazzato via la gramigna...
Da leggere, e da far leggere ai propri figli.


3 commenti:

  1. Grazie per la recensione di questo libro...mi ha incuriosita e mi è venuta voglia di leggerlo...ho la passione della lettura, ed è piacevole avere dei suggerimenti...!!
    Buona giornata...
    virginia

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  2. Grazie per le tue recensioni!!! Sei sempre molto preziosa.. e mi fai sempre venire voglia di comprarmi un libro!!! =^__^=
    Seguirò il tuo consiglio!!!

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  3. ho adorato il film, lo andrò a rivedere in originale e senz'altro comprerò il libro.
    bellissima storia.

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