lunedì 15 febbraio 2010

La mia prima volta a teatro

Ci sono stato solo un'altra volta, in questo posto. Ma ero piccino piccino, e non mi ricordo nulla. Mi ricordo solo una gran confusione, e tanti bimbi che urlavano e parlavano a voce alta, e un signore che presentava una specie di documentario sulla mia scuola; una scuola di provincia, diceva, una piccola scuola modello di integrazione e di qualità, che a dire il vero nemmeno so bene cosa volesse dire. Così questa è praticamente la prima volta che vengo qui da spettatore. Entro e mi sento un pò emozionato. Ci sono tante persone, quasi tutti adulti, di bimbi davvero pochi... ma sarò nel posto giusto? Mamma mi ha detto che è diverso dal cinema; qui ci sono attori veri, nel senso che se ti avvicini al proscenio li potresti anche toccare, se solo si potesse... mica puoi dire al tizio "scusi, posso sentire se lei è vero, in carne ed ossa, e non solo un'immagine proiettata su uno schermo"? Non che non si può; ma se si potesse, ti accorgeresti che sono veri sul serio. Un signore ci fa entrare in sala (si chiama così?), una grandissima sala un pò rotonda, la stessa che prima aveva sbirciato dietro una pesante tenda di velluto rosso. Entriamo, io mamma e babbo. E ci sediamo su comode poltroncine rosse. C'è il palco, di fronte, con il sipario ancora chiuso, e un gran lampadario che se alzi la testa lo vedi luccicante e grandissimo che penzola dal soffitto, e palchi mezzi vuoti (ma si riempiono alla svelta....). Guardo in basso, già che ci sono... e sotto i miei piedi c'è un pavimento di legno lucidissimo, che sa di cera e di legno vecchio.. c'è anche un gran caldo, e quasi quasi mi viene voglia di una coca cola, ma mamma dice che non c'è tempo, che tra un attimo inizia. Chissà se mi piacerà questo spettacolo... mamma dice che stasera c'è un attore che è stato il primo che lei abbia visto recitare, quando era una ragazzina e andava al liceo... si chiama Zanetti, e lei lo hai visto che recitava in una cosa intitolata "Anfitrione" di un certo tizio latino che non mi ricordo, e lui recitava insieme a un altro che si chiama Andrea Giordana e che - mamma non lo dice, ma io lo capisco... - era un gran figo. Stasera Zanetti recita insieme ad altri attori, ma io non ne conosco nemmeno uno... mi sa che questi capitano poco in TV....C0munque. Qui di ragazzini ce ne sono davvero pochi; un bambino o due, di quelli troppo piccoli, che non capiscono dove li porti; ma di ragazzi della mia età non ne vedo...ma sarò nel posto giusto??? Mah, comunque mi piace abbastanza; mi piace questo mormorio leggero, quasi che i grandi si sforzassero di non fare troppo casino; mi piace l'odore, e anche le luci; mi piacciono i colori e anche questo soffitto lontano e dipinto, da cui penzola questo enorme lampadario pieno di chicchi scintillanti, come un grosso grappolo di uva di cristallo... Mamma mi tocca il braccio, e le luci si spengono. Il sipario si apre, ne sento il fruscio, mi sembra quasi di sentire l'aria mossa dal velluto pesante che lentamente abbandona la scena e si ritira ai lati del palco; si accende una luce, c'è un attore di spalle, nel bel mezzo di quella che sembra la sala di un ristorante, tavoli, sedie, un divanetto di raso giallo... si volta, sorride, la gente applaude. Mi viene un groppo in gola, e non so perchè. Inizia a parlare e la sua voce risuona all'improvviso, più forte che se urlasse al microfono.... Mi piace. Stare qui, nel buio della sala, con gli attori che entrano ed escono dalla scena, che parlano bene, senza neanche un errorino, senza neanche una parolaccia, e dicono cose che a volte faccia fatica a capire. Ma mi piace. Dormo un pò nel secondo tempo, appoggiato alla spalla di mamma . Ma alla fine applaudo forte, perchè mi piace questa cosa, mi è piaciuta. Sono stato per la prima volta a teatro.. Figo, vero?


6 commenti:

  1. Fighissimo!
    E dolcissimo il tuo post :)

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  2. Stupenda pagina... e bellissimo racconto! Molto coinvolgente!

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  3. Che bel racconto..l'hai scritto tu?!mi è piaciuto un sacco, dà davvero la sensazione di un bambino curioso che vuole esplorare tutto di questo posto nuovo e un po' magico che è il teatro!
    Mi raccomando, portacelo ancora!!!:)
    Bello il tuo LO, con dei colori "insoliti" per te!;)

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  4. Bravo Puzzola!!! che forte il tuo racconto e sono sicura che tutte le esperienze aiutano a crescere non smettere di voler conoscere cose nuove perchè in tutte c'è un lato magico anche per i bambini!!!
    ciao Puzzola e buon carnevale!!!
    Patrizia
    p.s. sei in vacanza? la mia scuola è chiusa, anzi era già chiusa ieri per le feste di carnevale!!!

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  5. fighissimo!! che bell'esperienza deve essere stata per puzzola ma anche per tutta la famiglia mi sembra.. :)

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