lunedì 23 maggio 2011

Sempre dalla tua parte

23 maggio 1992 - 23 maggio 2011

domenica 22 maggio 2011

Pronti, attenti... VIAAAA!!!!!

 Per fortuna che è bel tempo. Anzi, è davvero una splendida mattina di maggio, ed è anche domenica, ed è il giorno in cui il sottoscritto Puzzola Sovrana di Casa Felice corre la famosa, tradizionale "Sgambata delle colline": quattro chilometri fra le vie della città e la prima periferia, insieme a tutti i miei amici della società di atletica! Lizzy mi prepara le fette biscottate con la marmellata ed il burro, indosso la maglia e esco di casa. Al tavolo della registrazione c'è già un pò di fila....

 ... mi metto alle spalle della mia amica Ire e aspetto il mio turno...

 ... ecco il cartellino! Lo attacco con lo spillino alla mia maglia azzurra...

 Ed eccoci al gran completo: il gruppo del 1999, le giovani speranze della società di atletica.... speranze, chissà... io forse non sono un gran velocista e forse neanche un grande atleta da gare di resistenza, ma mi diverto tanto e questa è la sola cosa che importa (vero?)....

 La solita Lizzy mi fa le sue solite foto... ma che stress avere una mamma con la fissa per le fotografie... Ecco: sorrido, un sorrisetto di circostanza, forse, ma almeno così è contenta e smette di scattare....


 Sono le 8 e 15: l'inizio della  gara è vicino...

 .. l'azzurro del cielo gioca a rimpiattino con i vetri di una finestra...

 Ed eccoci pronti alla partenza!!! Non solo giovani atleti, no, ma anche adulti e anche anziani, e anche bambini piccolissimi e mamme con il passeggino, e signore di mezz'età che parlano del più e del meno, e che camminanioinvece di correre, e ridono invece di starsene concentrate in attesa....

...dello SPARO!!!! che tutte le volte che arriva mi fa sempre  paura, anche se me lo aspetto, anche se sono preparato a sentirlo... e allora VIAAAA, si parte!!!!!


 Siamo tanti: Uomini, donne, bimbi e....

 ... cani....
 La corsa è dura; fa già caldo, ed io ho il naso chiuso per via dell'allergia. Ma resisto. Stringo i denti, respiro come posso e non mi fermo. No, non mi fermo; arrivo al traguardo, accaldato e stanco. E felice....

 E poi Lizzy fa il suo solito "scrap": cartoncino, foto, carta e un pò di stoffa.... sporca la pagina con la tempera azzurra... cose mai viste: se lo facessi io, il prof. di Arte mi metterebbe una nota. Di sicuro....






lunedì 16 maggio 2011

un dolce spettacolare, una scheda scrappata e un incasinato libro di ricette

Il dolce, ve lo garantisco, è tutto da provare. Spettacolare, buonissimo, da spazzolare nel giro di un paio d'ore. Anche semplice da fare, il che aiuta. 500 gr di farina, 150 gr di burro, 2 uova e 1 tuorlo, 200 gr di zucchero, una bustina di lievito. Impastare tutto, avendo cura di fare un bel pò di confusione (così ci si diverte un pò, sù...), poi stendere la pasta (su un foglio di carta da forno) dandole una forma rettangolare, poi spalmare sulla pasta un bel di pò di NUTELLA (si, proprio la Nutella, ossia la rappresentazione plastica della felicità...), ripiegare la pasta facendo coincidere nel mezzo i due bordi, rigirare aiutandosi con il foglio di carta forno (in modo da avere sopra la parte senza piegatura...), incidere la parte superiore con un coltellino per far sì che la NUTELLA possa liberamente esondare all'esterno, procurandovi un piacere mistico molto, ma molto simile all'estasi, e poi cospargere il tutto con granella di zucchero e - per non farsi mancare niente  - granella di noccioline. In forno per una mezz'oretta a 180 gradi...

non so voi, ma le mie ricette sono tutte scritte su fogliettini spiegazzati e vagamente untuosi, talmente pieni di ditate di cioccolata, burro etc etc da essere a volte difficilmente leggibili; per non parlare poi della difficoltà di fare un dolce leggendo contemporanemante la ricetta! io a volte perdo il filo, mi dimentico i passaggi e faccio un gran casino! Così, tanto per avere una scusa per scrappare un pò, ho fatto una pagina con la ricetta di questo dolce! una paginetta che può stare comodamente dentro ad una taschina di plastica dentro il mio incasinato raccoglitore di ricette......
... e appicicato con una calamita sul piano di lavoro, così ho sempre davanti la ricetta mentre cucino!!! Grande, vero? A volte mi faccio paura da sola...;-))))))))
e a proposito di libro delle ricette, sono davvero affezionata a questo incasinato raccoglitore pieno di tutto, e in particolare di cose che con la cucina in sè e per sè hanno poco o niente a che vedere... Delle ricette che ho raccolto nel corso del tempo ne ho fatte davvero poche, un pò per via del tempo che manca sempre, un pò perchè sono una cuoca più volenterosa che abile... Ho inziato quando Puzzola era piccolissimo, e il quaderno è cresciuto con lui, riempendosi anche di filastrocche, disegnini, foto etc....
questa, per esempio, sono io in cucina, secondo Puzzola a 4 anni....
e questo è lui.... Mio Dio com'era piccinooooooooooooo!

... ricette per Halloween.....
... e ricette di Natale....
... ricette "con i disegnini"....
... e - come preannunciato - cose che non hanno a che vedere con la cucina, come piantare bulbi in autunno....
... o un ricamo a punto croce (mai fatto, ovviamente.......)
... e la ricetta di mamma, rimedio naturale (e molto poco efficace, a dire il vero...) per la tosse
E questa è la foto da cui tutto nasce. Lo scrap intendo, la mia passione per la carta, la colla, le fotografie. L'ho scritto appena ho aperto il blog. Questa foto è stata la molla che mi ha spinto, la mano che mi ha guidato nella ricerca di questa che definire una tecnica è troppo, insopportabilmente riduttivo; è ciò che ha fatto scattare il congegno, trovare la chiave, aprire la porta su un mondo fantastico che riesce, anche a distanza di anni (scrappo, con alterne fortune ed in modo poco ortodosso, dal 2007), a emozionarmi, ad entusiasmarmi, a calmare i miei nervi e ad accendere la fantasia. E' la foto di mia nonna, e le fotocopie colorate sono fotocopie delle sue tenere, sgrammaticate, divertenti, buffissime ricette, qualcosa che fa parte di me come i miei globuli rossi, come i capelli ricci, come la tosse allergica, come il DNA dell'anima...
Ecco fatto, asciugata la lacrima di commozione che sgorga dai miei occhi vi rivolgo un appello che è anche una raccomandazione per il vostro bene e per quello dei vostroi cari:  provate la ricetta di questo dolce, che ho trovato in quel bellisisimo, divertente blog di cucina che è Tempo di cottura, perchè l'esperienza vi cambierà la vita...;-))))




mercoledì 11 maggio 2011

La borsa delle passioni, ovvero: Parla di me


Giochi di luce

Adoro questa luce. Arriva così, morbida e luccicante, solo in questa stagione, solo a primavera; d'inverno invece, non fa in tempo ad arrivare nella mia cucina, perchè il sole tramonta prima dietro la selva aguzza e disordinata dei tetti della mia vecchia città. Stasera invece la parete dietro il mio scaffale di metallo è un palcoscenico pieno di luce dorata, tutto da immortalare...


lunedì 9 maggio 2011

Gita in bici

Si prende e si va. E' domenica mattina abbastanza presto, preparo dei panini, metto dentro allo zaino acqua, mele, della pizza, qualche schifezza dolce di quelle che piacciono tanto a Puzzola, e fazzoletti di carta, per gli starnuti che già so farò in quantità. Macchiseneimporta. Si lascia la macchina ai bordi di una strada che Re Quercia conosce bene. E si parte. L'aria è calda, il cielo azzurro, appena sporcato qua e là da nuvole dai bordi frastagliati, come morbide frittelle o fiocchi di zucchero filato. Non è una giornata serena, no. Da qualche ora so che un altro pezzetto della mia storia personale, un'altra delle persone che ci sono sempre state, come presenze consuete e rassicuranti, non c'è più, non ci sarà più, e che questa giornata all'apparenza così bella, smaltata com'è di un sole splendido, è stata la sua ultima giornata, il giorno dopo il quale non ce se saranno altri. Ma Puzzola è felice per questa gita in bici: ride soddisfatto con il vento tra i capelli, con l'incosciente sfrontatezza della sua età, e guardarlo mi basta...



i prati luccicano di un verde intenso, l'erba è un morbido tappeto di velluto, l'orizzonte del cielo così nitido da sembrare un filo di seta teso da un capo all'altro  di un filare di alberi...




 ... basta guardare con occhi curiosi per accorgersi del mondo piccolissimo e ronzante che brulica sotto i nostri piedi...


 ... una sosta per mangiare un boccone...

 ... e poi un guado, con l'acqua freddissima che accarezza le caviglie...

 .. e poi si torna. Sotto un cielo che mi rammenta la fine di "Cime tempestose" ("..il vento che soffiava tra l'erica e i convolvoli, sotto un cielo benigno"), verso una direzione conosciuta, immersi in un silenzio
in cui senti solo il fruscio della catena della bici, il battito del cuore e il vento che fa svolazzare la bandana che tengo al collo. Ringraziando. Per il sole, per l'acqua gelida sui piedi, per le coccinelle sui fili d'erba, per le risate di Puzzola, per questo cielo che per me oggi c'è ancora...